Fino all’11 aprile Alba, Martinsicuro (di nuovo) e Canzano rossi. Riaprono le scuole

L’ordinanza di Marsilio prosegue quella di Draghi per il week end pasquale. Superiori in Dad al 50% da mercoledì

TERAMO – La nuova ordinanza emessa a ridosso della Pasqua dal governatore Marco Marsilio, dispone l’entrata in zona rossa per i comuni teramani Alba Adriatica, Martinsicuro e Canzano, oltre alla frazione di Pietralta del Comune di Valle Castellana. Il provvedimento scatterà dal 6 aprile, ovvero in continuità con il week end pasquale ‘rosso’ stabilito dal decreto Draghi, è manterrà il suo effetto fino all’11 aprile, quando verrà effettuata una nuova verifica sullo stato dell’arte dei contagi e della diffusione del virus su questi territori.

Dunque per Martinsicuro (è la seconda volta che torna in rosso), Canzano e Alba, il lockdown più stretto di fatto parte da stasera a mezzanotte. Restano invece in zona rossa Sant’Egidio alla Vibrata, Nereto, Colonnella e Sant’Omero.

Tra gli altri provvedimenti previsti per la prossima settimana, in base al nuovo decreto nazionale in vigore dal 7 aprile, c’è quello di riapertura delle scuole: le superiori in didattica a distanza al 50%, mentre nei comuni in zona rossa le scuole saranno aperte in presenza solo fino alla prima media.

L’andamento epidemiologico settimanale ha confermato i progressi sia in termini di contagi sia di occupazione dei posti letto negli ospedali. L’incidenza dei positivi ogni centomila abitanti è scesa ulteriormente, attestandosi a 160. L’RT si è abbassato a 0,81 e nessuna provincia supera la soglia di 1. Siamo di fronte a numeri che avrebbero dato all’Abruzzo, per la terza settimana consecutiva la classificazione in zona gialla – ha detto Marsilio -. Ho espresso la mia contrarietà al Decreto Legge che ci pone in una zona diversa per l’intero mese di aprile, avendo subito in anticipo la terza ondata. Anche l’occupazione delle terapie intensive è in calo e l’obiettivo è quello di arrivare subito dopo Pasqua al di sotto della zona di allarme. La scelta nazionale penalizza l’Abruzzo che rimane di fatto schiacciato dai numeri che registrano le regioni più grandi – ha concluso il Governatore -“.